Invalidità civile al 46%: diritti, agevolazioni e sostegno per le categorie protette
12.07.2023

Invalidità civile al 46%: diritti, agevolazioni e sostegno per le categorie protette

 

L'invalidità civile e la Legge 118 del 1971

 

L'invalidità civile rappresenta un riconoscimento legale per le persone con disabilità ovvero che presentano una limitazione nella capacità lavorativa e nell'autonomia personale. La Legge 118 del 1971 per l'invalidità civile, approvata dal Parlamento dopo il Decreto legge n. 5 del 30 gennaio 1971, ha infatti l'obiettivo di garantire a coloro che presentano qualche forma di invalidità il riconoscimento di specifici diritti e l'accesso a specifiche forme di sostegno e agevolazioni

 

L'invalidità civile può comportare l'accesso a diversi tipi di assegni, ognuno dei quali mira a fornire un sostegno finanziario adeguato alle persone che ne hanno diritto. Tra i principali assegni previsti per l'invalidità civile troviamo:

 
  • lassegno mensile (all’art. 3);

  • la pensione di inabilità (all’art. 12);

  • l'assegno mensile di accompagnamento (all’art. 17); 

  • la pensione sociale (all’art. 19)

 

Ogni tipologia di assegno è destinata a coprire specifiche necessità e richiede procedure, documenti e tempistiche diverse per poter essere ottenuta.

 

Nel corso degli anni, la Legge 118 ha subito diverse modifiche e aggiornamenti al fine di adeguarsi alle nuove esigenze e alle evoluzioni della società. È infatti stata stabilita una specifica percentuale di invalidità per coloro che hanno più di quindici anni al fine di poter accedere alle liste speciali di collocamento conformemente alla Legge 68/99.

 

Invalidità civile al 46%: agevolazioni e diritti

 

Per richiedere il riconoscimento dell'invalidità civile, è necessario presentare una domanda alla commissione medica competente dell'ASL di residenza, che si occupa di valutare l'invalidità. Una volta ottenuta la convalida, la relativa documentazione diventa efficace e produce i relativi effetti previsti dalle normative vigenti. Per le persone che ottengono l'invalidità civile al 46% sono previste le seguenti agevolazioni e diritti:

 
  • Secondo l'art. 17 del dPCM del 12 gennaio 2017, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce alle persone invalide o in attesa del riconoscimento dell'invalidità le prestazioni sanitarie che comprendono l'accesso a protesi, ortesi e ausili tecnologici per la promozione dell'autonomia dell'assistito.

  • Secondo la Legge 68/99, le persone con un’invalidità al 46%, possiedono il diritto di iscrizione al collocamento mirato in quanto categorie protette. 

 

Procedura per l'ottenimento dei dispositivi dell’assistenza protesica

 

Per ottenere uno dei dispositivi inclusi nell'allegato 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i cittadini devono presentare una richiesta all'Ufficio competente della propria Azienda Sanitaria Locale. Questa richiesta deve essere accompagnata dalla prescrizione di un medico specialista, dipendente o convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, che attesti la necessità del dispositivo per la realizzazione di un Piano riabilitativo-assistenziale. I cittadini devono inoltre presentare la documentazione del riconoscimento di un'invalidità.

 

Le persone ricoverate in una struttura sanitaria, per le quali il medico responsabile certifichi la necessità e l'urgenza della protesi o dell'ausilio prima della dimissione, hanno diritto alla fornitura, a condizione che avviino contestualmente la procedura per il riconoscimento di invalidità.

 

Una volta ricevuta l'autorizzazione dalla ASL, i cittadini possono procedere come segue:

 
  • rivolgersi a qualunque officina ortopedica accreditata per la fornitura dei dispositivi su misura;

  • acquistare e ottenere direttamente dall’ASL i dispositivi.

 

Altri dettagli da tenere in considerazione sono:

 
  • il dispositivo fornito deve essere collaudato dal medico prescrittore per accertarne il perfetto funzionamento. Eventuali malfunzionamenti richiedono le necessarie modifiche da parte del fornitore;

  • le riparazioni e la manutenzione dei dispositivi su misura sono effettuate, su prescrizione del medico e dopo autorizzazione dell’ASL, da qualunque officina ortopedica accreditata;

  • per le riparazioni degli ausili di serie, l'ASL provvederà direttamente.




 

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