La Legge 134/2015: disposizioni in favore delle persone con disturbi dello spettro autistico
20.12.2023

La Legge 134/2015: disposizioni in favore delle persone con disturbi dello spettro autistico

 

Legge 134/2015: cos’è

 

La Legge 134/2015, promulgata il 18 agosto 2015, rappresenta un significativo impegno delle istituzioni italiane nei confronti delle persone con disturbi dello spettro autistico (DSA). 

La Legge 134/2015 si propone di perseguire gli obiettivi delineati nella risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012. La normativa si focalizza sui bisogni delle persone con autismo e mira a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'effettivo inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Un elemento chiave del testo normativo è rappresentato dall'aggiornamento delle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. Questa istituzione è incaricata di mantenere aggiornate le linee guida, assicurandosi che riflettano l'evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche provenienti dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale in materia di disturbi dello spettro autistico.
 

I principali obiettivi

 

L'art. 3 della Legge 134/2015 delinea chiaramente gli obiettivi e le azioni che le Regioni e le Province Autonome devono intraprendere nel promuovere politiche regionali specifiche per i disturbi dello spettro autistico. Tra questi obiettivi è possibile individuare:

 

  • aggiornare i livelli essenziali di assistenza, includendo prestazioni di diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato, basandosi sulle evidenze scientifiche più avanzate per i disturbi dello spettro autistico;

  • garantire il funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria alle persone con disturbi dello spettro autistico, individuando centri di riferimento, stabilendo percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, e verificando l'evoluzione dei casi;

  • qualificare i servizi attraverso la creazione di unità funzionali multidisciplinari per l'implementazione di interventi e strategie finalizzati a sviluppare e potenziare le abilità e le competenze delle persone che vivono con disturbi dello spettro autistico;

  • formare gli operatori sanitari, inclusi specialisti in neuropsichiatria infantile, abilitazione funzionale e psichiatria, sugli strumenti di valutazione e sui percorsi basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili;

  • definire equipe territoriali dedicate nei servizi di neuropsichiatria dell'età evolutiva e per l'età adulta, partecipando alla definizione del piano di assistenza, valutandone l'andamento e svolgendo attività di consulenza;

  • promuovere l'informazione e introdurre un coordinatore all’interno delle politiche regionali per garantire gli interventi multidisciplinari;

  • coordinare gli interventi e i servizi per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona;

  • incentivare progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che si occupano di persone con disturbi dello spettro autistico;

  • assicurare la disponibilità sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali, accreditate e con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico, per la presa in carico di soggetti di diverse fasce d'età;

  • promuovere progetti volti all'inserimento lavorativo di adulti con disturbi dello spettro autistico, valorizzando le loro capacità.




 

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