
Indennità per congedi straordinari: di cosa si tratta
Cos'è il congedo straordinario?
Il congedo straordinario è un periodo retribuito di assenza dal lavoro concesso ai lavoratori dipendenti che assistono familiari con disabilità grave. Come previsto dalla Legge 104/92, questa misura mira a garantire il giusto equilibrio tra lavoro e assistenza familiare per le categorie protette in Italia.
Beneficiari del congedo straordinario
Il congedo straordinario è destinato ai lavoratori dipendenti, che possono beneficiarne sulla base di un determinato ordine di priorità, ovvero:
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coniuge convivente o parte dell'unione civile convivente o convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità;
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padre o madre (anche adottivi o affidatari) in assenza, decesso o presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell'unione civile convivente o del convivente di fatto;
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figlio convivente della persona disabile in situazione di gravità, quando entrambi i genitori sono assenti o affetti da patologie invalidanti;
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fratello o sorella convivente, quando il coniuge convivente, la parte dell'unione civile convivente, i genitori e i figli conviventi sono assenti o affetti da patologie invalidanti;
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parente o affine entro il terzo grado convivente, quando tutte le precedenti categorie sono assenti o affette da patologie invalidanti.
La convivenza con il familiare disabile può essere avviata anche dopo la richiesta di congedo, a condizione che venga mantenuta per l’intera durata del periodo fruito.
Funzionamento del congedo
Secondo quanto stabilito dalla Legge 104/92, il congedo straordinario permette ai lavoratori di richiedere un periodo di assenza retribuita per dedicarsi all'assistenza di familiari con disabilità grave. I lavoratori possono richiedere fino a due anni di congedo nell'arco della loro vita lavorativa, con la possibilità di frazionare questo periodo anche su base giornaliera.
È importante notare che, se il congedo viene frazionato in giorni, è necessario riprendere effettivamente il lavoro tra un periodo e l'altro. Dal 2025, i giorni festivi e i fine settimana non vengono conteggiati solo se non rientrano nel periodo continuativo di congedo; se il congedo è continuativo, anche i giorni non lavorativi vengono calcolati.
Indennità e contribuzione figurativa
L'indennità corrisposta è pari alla retribuzione dell'ultimo mese di lavoro del richiedente, calcolata entro un limite massimo di reddito, il quale è soggetto a rivalutazione annuale. (Nel 2025, il limite massimo dell’indennità è stato aggiornato a €57.038,00 annui (circa €3.827,03 mensili).
È importante sottolineare che l'indennità per congedi straordinari non incide sulla maturazione di ferie, sulla tredicesima mensilità o sul trattamento di fine rapporto. Ciò significa che i lavoratori non vedranno compromesse le loro altre voci retributive e benefici correlati al rapporto di lavoro.
È possibile che più familiari aventi diritto si alternino nell’assistenza alla stessa persona disabile, purché non in modo contemporaneo. L’alternanza va formalizzata e comunicata.
Oltre all'indennità economica, i lavoratori in congedo straordinario beneficiano anche della contribuzione figurativa. Questo aspetto è di particolare rilevanza in quanto contribuisce all'anzianità assicurativa del lavoratore, fornendo un beneficio diretto per il diritto alla pensione futura.
Durante il periodo di fruizione del congedo, la contribuzione figurativa assicura che il lavoratore non subisca alcuna penalizzazione dal punto di vista previdenziale.
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