I permessi lavorativi della Legge 104
11.08.2023

I permessi lavorativi della Legge 104

 

Cos'è la Legge 104/92

 

La Legge 104 è stata promulgata il 5 febbraio 1992 ed è anche nota come "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità".

La normativa garantisce “il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona disabile e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società" e rappresenta un importante strumento normativo in Italia per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. 

 

Le finalità della Legge 104 del 1992 sono:

 

  • garantire il pieno esercizio dei diritti fondamentali delle persone con disabilità, promuovendo l'inclusione sociale e l'uguaglianza di opportunità;

  • favorire l'autonomia e l'autodeterminazione delle persone con disabilità, consentendo loro di partecipare attivamente alla vita sociale, educativa e lavorativa;

  • assicurare il sostegno e l'assistenza necessari alle persone con disabilità e ai loro familiari, al fine di garantire una migliore qualità di vita;

  • promuovere l'accessibilità, predisponendo interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale.

 

Permessi retribuiti e Legge 104: agevolazioni per i lavoratori e supporto alle famiglie 

 

In base all'art. 33 della Legge 104/1992, i lavoratori affetti da grave disabilità hanno riconosciuto il diritto a beneficiare di specifici permessi retribuiti, che mirano a garantire la flessibilità necessaria per affrontare le esigenze legate alla propria condizione di salute. Questa disposizione offre ai lavoratori la possibilità di selezionare tra due alternative, con l'obiettivo di adeguare in modo ottimale il processo di sostegno:

 

  • due ore giornaliere: i lavoratori possono usufruire di due ore di permesso retribuito al giorno, consentendo loro di gestire appuntamenti medici, terapie o altre necessità personali;
  • tre giorni al mese, suddivisibili in sessioni continue o frazionate.

 

È importante notare che la decisione può essere modificata mensilmente, offrendo flessibilità anche per adattamenti improvvisi.

 

I familiari di soggetti affetti da grave disabilità possono usufruire di:

 

  • tre giorni di permesso al mese, con possibilità di scelta tra sessioni continue o frazionate.

 

Questo diritto si estende anche ai casi in cui:

 

  • nel nucleo familiare siano presenti familiari conviventi non lavoratori idonei a fornire assistenza;

  • siano presenti altre forme di assistenza pubblica o privata.

 

Tuttavia, l'accesso a questa misura è escluso se la persona che richiede assistenza è ricoverata a tempo pieno in strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, con assistenza continua.

 

I permessi sono concessi anche in caso di ricovero a tempo pieno solo in caso:

 

  • di un minore disabile, quando i medici certificano la necessità di assistenza da parte di un genitore o di un familiare;

 

Aggiornamenti della normativa: cambiamenti nel ruolo del referente unico per i permessi Legge 104

 

Con l'emanazione del D.lgs 105 del 30 giugno 2022, in conformità con la direttiva 2019/1158 del Parlamento Europeo e del Consiglio datata 20 giugno 2019, si sono apportate importanti modifiche all'art. 33 della Legge 104/92. Queste modifiche riguardano i permessi retribuiti destinati ai familiari dei disabili, andando a eliminare il concetto di "referente unico" per l'assistenza. Tale concetto precludeva a più di un lavoratore dipendente (a eccezione dei genitori) la possibilità di richiedere permessi per assistere la stessa persona con grave disabilità.

 

A partire dal 13 agosto 2022 è stato introdotto un nuovo scenario. Pur mantenendo un limite massimo di tre giorni di permesso mensile per l'assistenza alla stessa persona con grave disabilità, il diritto ai permessi può essere riconosciuto a più soggetti. Questi soggetti possono usufruirne alternativamente tra loro.

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