
Barriere architettoniche: la detrazione d'imposta del 75%
Barriere architettoniche: Legge 13/89 e Decreto Ministeriale 236/89
All'interno del quadro dell'accessibilità e dell'inclusione, emerge la tematica dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Questi ostacoli fisici limitano l'accesso e la mobilità delle persone con disabilità o difficoltà motorie, includendo scalinate, ascensori non adeguati, porte strette e altro ancora. In risposta a questa problematica, la Legge 13/89 riveste un ruolo fondamentale. Conosciuta anche come “Legge sull'abbattimento delle barriere architettoniche”, questo testo introduce norme specifiche in Italia per promuovere l'accessibilità e garantire a tutti i cittadini la possibilità di fruire degli spazi pubblici e privati.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dal Decreto Ministeriale 236/89. Questo decreto fornisce dettagliate indicazioni tecniche al fine di assicurare l'accessibilità degli edifici e degli spazi privati. Al suo interno, vengono definiti tre livelli di qualità degli spazi costruiti da considerare durante la progettazione edilizia:
- l'accessibilità: rappresenta il livello più alto e implica che un edificio, sia esso pubblico o privato, possa essere raggiunto e utilizzato in modo agevole, sicuro e autonomo;
- la visitabilità: si riferisce alla possibilità di accedere agli spazi comuni e ad almeno un servizio igienico per ogni unità immobiliare, permettendo l'incontro e la comunicazione anche a individui con limitazioni motorie o sensoriali;
- l'adattabilità: si riferisce alla possibilità di trasformare lo spazio costruito per renderlo completamente fruibile da persone con capacità motorie o sensoriali ridotte.
Le agevolazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere
Attualmente, in Italia sono attive diverse agevolazioni fiscali che incentivano gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche:
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Bonus ristrutturazione edilizia
Prevede una detrazione IRPEF del 50% (che tornerà al 36% dal 2025) per gli interventi di ristrutturazione che includano anche l’eliminazione delle barriere (es. ascensori, montascale).
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Detrazione del 75% per barriere architettoniche
Introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, confermata fino al 31 dicembre 2025, con novità introdotte nel 2024:
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L’agevolazione è riconosciuta solo per gli interventi realizzati nel rispetto del DM 236/89.
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Sono esclusi gli interventi su infissi, pavimenti, servizi igienici e automazioni, a meno che non facciano parte di lavori documentati e avviati entro il 31 dicembre 2023.
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La detrazione si applica su un massimale di spesa variabile, in base alla tipologia di edificio:
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50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti con accesso autonomo
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40.000 euro (moltiplicati per le unità) per edifici da 2 a 8 unità immobiliari
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30.000 euro (moltiplicati per le unità) per edifici con più di 8 unità
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La detrazione è ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
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Superbonus (interventi “trainati”)
Gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche possono ancora rientrare nel Superbonus se eseguiti congiuntamente a lavori “trainanti” di efficientamento energetico o riduzione del rischio sismico, purché vengano rispettati i limiti e le tempistiche previste dalla normativa vigente.
Requisiti e modalità di accesso all’agevolazione
Per accedere alla detrazione del 75%, è necessario:
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Che l’intervento sia realizzato su edifici esistenti e in conformità al DM 236/89
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Utilizzare il bonifico parlante per il pagamento
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Ottenere una asseverazione tecnica che certifichi la conformità dei lavori
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Presentare regolare documentazione delle spese
Beneficiari dell’agevolazione
Possono accedere alla detrazione del 75%:
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Persone fisiche
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Condomini
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Enti pubblici e privati
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Esercenti attività d’impresa, arti o professioni
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Società semplici e associazioni tra professionisti
Nei condomini, l’approvazione dei lavori richiede la maggioranza dei presenti in assemblea che rappresentino almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
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