Legge 104: la pensione di inabilità
15.11.2023

Legge 104: la pensione di inabilità

 

Pensione di inabilità: chi ne ha diritto

 

L'assegno di inabilità è una prestazione economica erogata su richiesta, destinata a coloro a cui è stata riconosciuta un'invalidità lavorativa totale (100%) e permanente, e che si trovano in condizioni economiche difficili.

Per il 2023, l'importo mensile della pensione di inabilità è fissato a 313,91 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. È essenziale sottolineare che per beneficiare del supporto economico è necessario rientrare all’interno di un limite di reddito personale annuo, fissato per l’anno in corso a 17.920,00 euro.

In situazioni particolari legate al reddito, la prestazione può essere incrementata secondo quanto stabilito dalla legge, attraverso la cosiddetta maggiorazione ex art. 70 legge 388/2000. Per valutare il requisito reddituale, si considerano i redditi personali soggetti all'IRPEF. Nella fase iniziale di liquidazione, si prendono in considerazione i redditi dichiarati dall'interessato per l'anno in corso. Negli anni successivi, invece, verranno considerati anche i redditi derivanti dalla pensione per l'anno solare di riferimento. 

È fondamentale notare che al raggiungimento dell'età anagrafica per il diritto all’assegno sociale, che nel 2023 è pari a 67 anni, la pensione di inabilità si trasforma automaticamente in tale misura.

 

Requisiti per ottenere la pensione di inabilità

 

La pensione di inabilità può essere richiesta da chi possiede i seguenti requisiti:

 

  • riconoscimento di un'invalidità totale e permanente;

  • reddito inferiore alla soglia stabilita per legge;

  • età compresa tra i 18 e i 67 anni;

  • cittadinanza italiana o, per cittadini stranieri, adeguata registrazione anagrafica o permesso di soggiorno;

  • residenza stabile e abituale in Italia.


 

Modalità di presentazione della domanda

 

La domanda può essere presentata online sul sito dell'INPS, attraverso enti di patronato o associazioni di categoria come ANMIC, ENS, UIC, ANFASS.

Per richiedere l'assegno di inabilità, è essenziale presentare il riconoscimento della minorazione, formalizzato nel verbale rilasciato dalla commissione medico-legale competente al termine dell'accertamento sanitario.

Durante la compilazione della domanda è necessario fornire dettagli sui dati socioeconomici, documenti relativi a eventuali ricoveri, dettagli sull'attività lavorativa svolta e informazioni reddituali. Inoltre, devono essere indicate le preferenze riguardanti le modalità di pagamento e la delega alla riscossione, che può anche essere affidata a un terzo o alle associazioni di categoria.

Il processo di riconoscimento si conclude con l'invio del verbale di invalidità civile da parte dell'INPS. Questo avviene attraverso raccomandata A/R o, se specificato dall'utente, all'indirizzo PEC. Inoltre, il verbale resta accessibile nella Cassetta postale online dell’INPS, fornendo un archivio digitale per agevolare la consultazione da parte dell'utente.

Nel caso in cui la domanda venga respinta, è possibile presentare ricorso entro 90 giorni dalla ricezione della lettera di risposta al Comitato provinciale dell'INPS.

Infine, va sottolineato che la pensione di inabilità è compatibile con altre pensioni dirette di invalidità e attività lavorativa. Questo supporto economico è inoltre reversibile e i titolari hanno diritto all'assegno mensile di assistenza personale e continuativa, se non possono svolgere le attività quotidiane senza aiuto.

 

 

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