Collocamento mirato: di cosa si tratta
10.05.2024

Collocamento mirato: di cosa si tratta

 

Collocamento mirato: cosa dice la Legge 68/99

La Legge 68/99 è stata promulgata il 12 Marzo del 1999 ed è anche nota come "Norme per il diritto al lavoro dei disabili". Ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. La normativa prevede tutele e agevolazioni specifiche per i lavoratori delle categorie protette, con l'obiettivo di favorire la loro inclusione nel mondo del lavoro.

 

Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione.

 

Chi ha diritto al collocamento mirato

Beneficiano del collocamento mirato tutte le persone appartenenti alle categorie protette, come definito dalla Legge 68/99 e le relative modifiche successive. 

 

In particolare, la Legge 68/99 stabilisce che possono accedere al collocamento mirato:

 
  •  persone con invalidità civile di grado superiore al 45%;

  •  invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;

  •  non vedenti e sordomuti;

  •  invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.

  • orfani e coniugi di vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;

  • coniugi e figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;

  •  profughi italiani rimpatriati (con status riconosciuto ai sensi della L. 763/81);

  •  orfani e coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (L. 407/98).

 

 

La Banca dati del collocamento mirato

Con l'intento di semplificare gli adempimenti, nonché potenziare i controlli e ottimizzare le attività di monitoraggio e valutazione, è stata istituita con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 29 dicembre 2021, pubblicato il 23 febbraio 2022 in Gazzetta Ufficiale, una Banca dati dedicata alle categorie protette. La legislazione vigente stabilisce che la Banca dati del collocamento mirato ha il compito di raccogliere informazioni relative ai datori di lavoro pubblici e privati per i quali è scattato l’obbligo, nonché ai lavoratori interessati.

 

All’interno della Banca dati è quindi possibile trovare:

 

  • prospetti informativi (secondo l'art. 9 della legge n. 68/1999);

  • esoneri autocertificati (ai sensi dell'art. 5 della legge n. 68/1999);

  • comunicazioni obbligatorie riguardanti l'instaurazione, le variazioni e la cessazione dei rapporti di lavoro dei lavoratori interessati;

  • sospensioni (come definite nell'art. 3 della legge n. 68/1999);

  • esoneri autorizzati;

  • convenzioni;

  • schede (conformi all'art. 8 della legge n. 68/1999);

  • avviamenti effettuati dagli uffici competenti;

  • informazioni rilevanti e indispensabili per le finalità di inserimento lavorativo contenute nel verbale di accertamento delle condizioni di disabilità;

  • incentivi per le aziende;

  • incentivi e agevolazioni regionali per il collocamento delle categorie protette;

  • sovvenzioni erogate dall'INAIL;

  • comunicazione che include tempi e modalità di copertura della quota di riserva da parte delle amministrazioni pubbliche, fornita da vari attori come datori di lavoro, Ministero del Lavoro, INPS, Regioni e Province autonome, INAIL.

 

 

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